16 ottobre 2007

IT - Stampa KDE per openOffice

Vi manca davvero tanto il sistema di stampa di KDE quando lavorate sui documenti di openOffice e siete stanchi della povera interfaccia di stampa che questo offre? Ecco quì spiegato, in pochi passi, come utilizzare il sistema di stampa di KDE per i documenti di openOffice su openSuSe 10.3 (funzionerà sicuramente anche su altre distribuzioni)!
Per prima cosa andate ad eseguire, anche da utente normale, il programma chiamato spadmin che si trova nella cartella /usr/lib/ooo-2.0/program con i seguenti comandi:

cd /usr/lib/ooo-2.0/program
./spadmin

ora avrete davanti questa interfaccia (potrebbe non corrispondere esattamente, ma è quella):
Una comoda interfaccia di gestione della stampa
Come avrete già intuito è sarà necessario aggiungeree una nuova stampante nel formato di un convertitore pdf come mostrato nello screenshot seguente:
è necessario aggiungere un convertitore pdf
Nel passo successivo dobbiamo scegliere Il motore di conversione in pdf. Sinceramente, avendoli provati entrambe (il terzo non ci serve) non mi sento di consigliarne uno in particolare, perciò prendetene uno a caso, facciamo il primo:

Bene cliccate avanti e, a prescindere dalla scelta che avete effettuato, vi si presenterà la finestra dove dovete dire a chi consegnare il flusso pdf appena creato. A noi interessa che sia kprinter a prenderlo in consegna e perciò il comando da inserire sarà semplicemente
/opt/kde3/bin/kprinter
come riportato nella finestrella successiva:

La finestra successiva non richiede di certo uno screenshot! Non dovete fare altro che indicare il nome della stampante che più vi aggrada, e se volete impostarla come stampante predefinita per openOffice. Ben fatto! ora avete tutta la potenza del sottosistema di stampa di KDE anche per i vostri lavori su openOffice!

14 ottobre 2007

IT - Finalmente 10.3!!!

I server sono stracarichi, anche le pagine html si caricano molto lentamente, è segno che l'attività di dowload sui servers della novell è frenetica. Tutti vogliono openSUSE. Io personalmente ho ottenuto la mia copia utilizzando il protocollo bittorrent con il client Ktorrent e invito tutti  fare lo stesso poichè in questo modo non viene saturata la banda dei server inutilmente. Subito dopo aver masterizzato la iso, su Windows XP, si è aperta un'invogliante finestrella che mi chiedeva se volevo installare il sistema operativo. Ma come, lo posso fare direttamente da Windows? Pare di si. no mi resta che provare:
In effetti non installa il sistema operativo direttamente da Windows, carica solo una voce aggiuntiva nel menù di avvio del sistema, permettendo anche a chi non ha idea di che cosa sia un bios di poter avviare il cd/dvd di openSUSE direttamente dal menù di avvio di Windows. Una volta completata l'installazione, al successivo avvio di Windows, il software che ha permesso l'avvio della openSUSE chiede se deve essere eliminato in quanto non più utile. Ben fatto, non c'è che dire. L'installazione è durata all'incirca 40 minuti. Purtroppo non posso fornire screenshots ma il wiki di openSUSE è ben fornito a riguardo e non manca di nulla. Sopra ho detto che l'installazione è durata 40' ma devo anche dire che ho perso un sacco di tempo a causa di un paio di eventi che alla seconda installazione non ho ripetuto, con il risultato di un'installazione perfettamente funzionante nel giro di una mezzora scarsa. Il primo rallentamento, di 10 minuti, è stato causato dal fatto che ho selezionato una nuova opzione dell'installer che non era presente nella 10.2 (voi avreste resistito?), e cioè l'aggiunta automatica dei repository di installazione che si trovano in rete. Questa è sicuramente un'ottima innovazione in quanto non si ha più bisogno di "installare due volte" gli stessi pacchetti che al primo aggiornamento del sistema (spesso e volentieri effettuato all'ultimo passo dell'installazione) risultavano obsoleti. Questo accade perchè il supporto dal quale installiamo la distribuzione rimane lo stesso per tutto il ciclo di vita della stessa quindi, più avanti si va con il tempo, più pacchetti da aggiornare al termine dell'installazione troveremo. Finalmente questo può essere evitato, ma solo se non avete fretta ad installare perchè come detto sopra, con una connessione adsl nella media, questo vi ruberà 10 minuti. Dopo l'aggiunta dei repository il sistema di installazione chiede quale tipologia di pacchetti debba essere installata. Nel mio caso ho scelto l'insieme di base di KDE con la preview di KDE4. Ho notato subito (bugia: sono andato a guardare apposta perchè sapevo di non trovarlo!) l'assenza della suite di gestione del software aziendale, rugh e zenworks. Questi tool in effetti erano a mio avviso un neo delle installazioni non personalizzate della openSUSE nelle sue versioni precedenti ed erano di una lentezza esasperante. Ora tutto è cambiato! Il nuovo zypper (e le librerie delle quali fa uso) sono velocissime, l'installazione di un pacchetto è ora questione di secondi, non di minuti come prima! Per la partizione del disco faccio fare a yast che si dimostra un equo giudice nel valutare le dimensioni da assegnare a ciascuna partizione. Il tutto procede con fluidità, dai repository esterni sono stati scaricati solo alcuni pacchetti (ma non sarà sempre così...) quindi è stato tutto molto veloce fino ad arrivare a 10 secondi dalla fine quando il programma di installazione non è riuscito a trovare un pacchetto, e2fsprog, necessario al primo avvio del sistema! Io dico che non è riuscito a trovarlo, ma ci sono mille motivi per i quali in quel momento quel pacchetto non sia stato trovato sul supporto, e sicuramente se io avessi premuto "Riprova" invece di "Ignora" tutto sarebbe andato liscio e invece mi sono dovuto fermare per altri 5 minuti, dopo l'installazione, durante il primo avvio, per avviare yast, configurare a mano la scheda di rete e installare il pacchetto. Dopo questo episodio non si sono presentati altri problemi di sorta. Tutto liscio come l'olio e più veloce che mai! Infatti la 10.3 ha subìto una revisione approfondita dei passaggi di avvio del sistema, cosa che le ha fatto guadagnare un 40/50% di velocità all'avvio. Non ci credete? provare per credere. A breve farò una comparazione video. Il tema è piacevole e rilassante, non meno dello splendido tema blu della 10.2 che sono sicuro qualcuno riproporrà per la 10.3, anzi, perchè non proporre una serie di varianti dello stesso tema ma in vari colori... Le novità slatano subito all'occhio e le principali sono soprattutto in yast, che ha ricevuto cure particolari per questa release, è stato anche creato un frontend gtk per integrare al massimo gli utenti gnome. Zypper come annunciato (e di conseguenza anche il modulo di gestione pacchetti di yast) è molto più veloce, è stata aggiunta una voce per la configurazione automatica di alcuni dei più utili e famosi repository disponibili. Ora il sistema si accorge se si tenta di riprodurre un file multimediale il quale codec non è installato e propone automaticamente di installarlo e lo fa tramite un'altra delle grandi novità della 10.3: "One Click Install" che è un sistema di installazione di pacchetti automatico e facilissimo che imposta da solo tutto il necessario per l'installazione de pacchetto desiderato. Il pacchetto viene scelto su una comoda interfaccia web sul sito di openSUSE e l'installazione ha inizio nella forma di una procedura guidata che se necessario è anche in grado di aggiungere i repository necessari automaticamente! Eccezionale, complimenti team openSUSE! Dunque è un grande passo in avanti per questa distribuzione che realmente è efficace, e ora lo è veramente sotto tutti i punti di vista se comparata alle altre distribuzioni per Desktop (e per utenti normali) del momento. Grazie!

IT - Plasma... Scoperto!

plasma logo! Se devo essere sincero non avevo ancora chiare le idee su plasma, la parte di KDE 4 che costituisce ciò che è considerato oggi "il desktop", finchè non mi sono imbattuto nel blog di Aaron J. Seigo, uno degli sviluppatori più attivi per KDE 4. Inizialmente ho avuto paura che fosse una specie di ibrido fra superkaramba (che personalmente non riesco a tenere su per più di tre ore) e dashboard ma una volta letto il suo post tutto ora è molto più chiaro. Plasma, oltre ad essere compatibile con i temi di superkaramba e con i widget di dashboard (è di poche ore la notizia dell'aggiunta del supporto per i javascripts) farà largo uso dei plasmoidi, ovvero le applet native per plasma. Detti plasmoidi copriranno le funzioni classiche dei desktop di oggi come l'orologio/calendario, il menu dei programmi, visualizzatore di news e di immagini, barra di progresso per le operazioni in corso... e molto ancora! Ovviamente non è tutto ciò che KDE 4 porterà nei desktop di tutti noi, ma credo che valga la pena dare un'anteprima dell'interessantissima funzione annunciata nel post sopracitato che di seguito ripropongo, parzialmente, e tradotto in italiano:
MERCOLEDI 25 LUGLIO 2007 desktop zooming [...taglio...] L'idea è questa: I plasmoidi vengono inclusi in dei gruppi. Ogni gruppo può essere visualizzato a pieno schermo, e questo è ciò che l'utente associa all'idea di "Desktop" al giorno d'oggi. Non si è però limitati ad un singolo gruppo di plasmoidi che occupa l'intero desktop, se ne possono avere diversi. Quando si fa zoom indietro si vedranno i plasmoidi nei vari gruppi diventare semplici icone e questo permette di separarli, riarrangiarli e gestirli. Un altro zoom indietro e i gruppi diventeranno a loro volta delle icone, facendo scomparire i plasmoidi al loro interno. Questa visuale permette di vedere tutti i gruppi di plasmoidi in una volta, anche se se ne ha molti, sceglierne uno e fare zoom su di esso. L'idea è quella di permettere agli utenti di poter organizzare vari insiemi di plasmoidi e poter passare velocemente da uno all'altro utilizzando i livelli di zoom. Alcuni esempi di utilizzo possono essere: Aaron lavora a casa. [...taglio, non ho capito...]. Lui fa un sacco di cose con il computer, non ci lavora soltanto. Separa la sua vita lavorativa da quella familiare sul suo computer arrangiando differenti insiemi di plasmoidi. Aaron usa velocemente i livelli di zoom per spostarsi dal gruppo "lavoro" a quello "famiglia" durante la sua giornata. Lisa è un designer. Ad ogni momento sta lavorando contemporaneamente per due o tre clienti e sistema i files di ogni cliente in un gruppo separato, ognuno dei quali è etichettato con il nome del progetto. Mantiene contemporaneamente gli elenchi delle persone con le quali sta lavorando ai vari progetti, le pianificazioni temporali e le liste delle cose da fare (sincronizzate con il server collaborativo dell'azienda per la quale lavora), separate per ogni progetto. Per spostarsi da un progetto all'altro usa i livelli di zoom per muoversi fra i gruppi di plasmoidi. Josh è un sedicenne svogliato, dovrebbe essere a lavoro sui compiti di chimica ma sta gironzolando su facebook e myspace. Ha vari plasmoidi per i vari gruppi di amici in diversi gruppi di plasmoidi organizzati a seconda della cerchia di amicizie e per i gruppi di lavoro a scuola. Nonappena sente che la mamma si avvicina prontamente si sposta sul gruppo di plasmoidi organizzato per lo svolgimento dei compiti a casa. ok, l'ultima è un tantino ironica ;) [...taglio...] Posted by Aaron J. Seigo at 10:49 PM
Dando retta alle ultime righe del post (omesse) mi aspetto a breve uno screencast di queste funzionalità! Di sicuro è un'idea molto ma molto promettente, mi rende davvero impaziente e il solo pensare a determinate funzionalità associate alla strabiliante bellezza di ciò che il team compiz fusion (anche se gli effetti in KDE 4 sono gestiti dal nuovo kwin credo che data la natua open source dei progetti in questione non sia irrazionale aspettarsi il meglio) sta facendo mi viene l'etteralmente l'ansia! Ora non devo fare altro che mettere da parte un po di soldi per un portatile con una scheda grafica Nvidia!!!

IT - Qualche test per perdere tempo(?)

Ora, io dico, saranno anche coincidenze ma, ogni volta che decido di provare una nuova distribuzione, nel giro di 24 ore torno sempre sui miei passi. E non è una questione di conoscere meglio una piattaforma o l'altra, ho iniziato la mia esperienza con linux dalla fedora (4), sono poi passato alla openSuse 10, con la quale ho avuto mesi felici, per poi passare a kubuntu con la quale comunità mi sono trovato molto bene. Ma tutto questo giro non mi ha permesso che di constatare la superiorità della distribuzione sponsorizzata da novell. Questa mia riflessione deriva dall'ultima esperienza che ho avuto. Riguarda la configurazione di una scheda wireless pci. Avendo deciso di vendere il computer desktop di casa, un fujitsu-siemens con pentium 4 e 512MB di ram e scheda nvidia, ho iniziato a progettare una locandina accattivante basandone il testo su kubuntu ritenendo comunque la opensuse 10.2 già troppo avanzata per l'utente di basso livello. La kubuntu infatti soddisfa i presupposti che si impone, essendo veramente semplice poichè priva di eccessivi moduli di configurazione e rendendosi perciò adatta ad un utilizzo desktop pressochè immediato. Che tutto l'hardware sia però supportato al 100% altrimenti sono dolori!

La mia esperienza comincia infatti installando senza problemi kubuntu sul computer in oggetto. le mie intenzioni erano di configurare un ambiente base, con i principali software di prima necessità, ma con la rete wireless già predisposta ad un utilizzo immediato. Niente di più semplice direte voi...

Al primo avvio della distribuzione tutto sembra ok, tranne la rete wireless che già sapevo non avrebbe funzionato, quindi nessuna sorpresa. Scarico sul desktop il file compresso contenente i driver della scheda wireless (http://rt2x00.serialmonkey.com) mi accerto che l'attrezzatura necessaria per la compilazione dei driver sia presente (gcc, i sorgenti del kernel), smonto il modulo del driver che kubuntu ha caricato all'avvio ("rmmod --force rt61pci"), cancello il driver (che non funziona, ma si sapeva) dal sistema (trovati con "find / -name rt61*") e mi avvio alla compilazione del modulo corretto. L'operazione è breve e procede senza intoppi, la compilazione e l'installazione riportano solo un "warning" che riguarda le dimensioni del modulo compilato, per il resto tutto ok. A questo punto, d'accordo con le guide che ho seguito per la configurazione della scheda, carico il modulo ("sudo modprobe rt61") e faccio "iwlist wlan0 scanning". I risultati ci sono, la scheda trova effettivamente le reti wireless presenti nella mia zona. Passo dunque alla configurazione dei parametri di connessione tramite la comoda interfaccia del centro di controllo della kubuntu, ma ad un riavvio dei servizi di rete nulla sembra funzionare, le luci della scheda lampeggiano ma la connessione non avviene. Tento il riavvio ma nulla ancora, la scheda viene rilevata ma non riesce a collegarsi all'access point, quindi nessun indirizzo di rete. Decido allora di provare con la fedora 7, stessa procedura, stesso pacchetto sorgente per i driver. L'unica differenza è che la fedora, al posto del modulo driver rt61pci, quello che non funzionava sulla kubuntu, distribuisce il nuovo driver unificato per le schede con chipset ralink, il modulo si chiama rt2x00 e sarà un giorno il driver di default, open source, per tutte le schede di rete wireless con chipset ralink. Sarà, perchè ancora non funziona. Di fatto seguo la stessa procedura di cui sopra per l'eliminazione dei driver errati, e installo quelli nuovi. Stessa identica procedura e risultati di cui sopra. La scheda da segni di vita ma non si interfaccia correttamente con l'access point. Il che significa niente indirizzo di rete, niente connessione. Decido allora di tentare con la opensuse 10.2 più che altro per verificare il corretto funzionamento della scheda e della infrastruttura alla quale cerco di connettermi. Installo, tolgo i driver che la distribuzione installa di default e metto quelli del pacchetto che oramai ho provato già varie volte. Compilo , installo e configuro senza problemi, riavvio i servizi di rete (yast lo fa da se in verità) e tutto funziona correttamente, sono online... Che faccio? Se dovessi trovare un acquirente per il pc troverà installata la opensuse 10.2.