tag:blogger.com,1999:blog-48708528447355092832024-03-13T20:44:11.131+01:00Salvatore Brigagliamy countless 2 cents...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.comBlogger53125tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-64395310422191538332014-02-04T22:29:00.000+01:002014-02-04T22:33:39.199+01:00EN - Back To The Future!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<b>Back to the future</b></div>
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So that's it. My last post, more than one and a half years ago, was about me receiving a MacBook Pro.</div>
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Bought mainly to learn OS X in case a client had a problem with it (my clients are mainly fanboys) i quickly understood the global overrating of OS X, mainly due to the fact that all comparsions are done between commercial desktops. I must say i had fun times exploring the capability of apple's Aqua interface and it's configuration options and i always found them insufficient and with lack of usability compared to KDE.</div>
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I'm talking only about graphical interface here. I'm not talking about the deeps of OS X as a BSD-like OS, as i didn't dug down the terminal that much. Globally i had a nice experience but kept feeling like the dismissal of the Concorde. I felt like i did a technological step back in time, specially with OSX's finder: we didn't really became friends.</div>
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I had a quite busy year so i couldn't even accomplish my second target in buying a Macbook Pro, that was setting up a build environment fo digiKam and KDEnlive. I didn't even install macports nor Xcode...</div>
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Now that i'm trying to organize my time in a better way, as soon as i found a day to play with it i chosed directly to wipe out OS X at all and go back to a friendly and easy to me environment.</div>
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<b>Testing</b></div>
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Luckily enough i had a spare 350gb HD laying around, so i opened up my Mac and switched HDDs. Powering up pressing the alt key, the Macbook gives you the boot selection, calling "Windows" whatever is not a bootable device containing OS X. Opensuse 13.1 installation started normally, even without trackpad support in the first stages, which forces you to use the keyboard (but the well-designed yast style install procedure of OpenSuse is easy to drive even with the keyb).</div>
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Quickly went to the end of the installation and setup i surprisingly had a full working environment. Only few things missing: the WiFi card firmware, some keyboard issues and the thunderbolt port not being recognized by the kernel.</div>
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My worst fears where about the stand-by and the multy-touch trackpad support. The first it's working fine, but i still didn't test it that much, the second it's easily addressable with keyboard shortcuts, like i did to address other missing facilities i was used to.</div>
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WiFi firmware was easily and automatically addressed just looking at the dmesg log, which told me to just type a command on the terminal if i had ethernet connection, or to just download an .rpm in another way.</div>
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Keyboard shortcuts where a fun thing to play with. KDE offers a fully customization of commands and controls that you can configure and with that i personalized screenshot-taking actions (there's no print screen key on the Mac keyboard), desktop switching, some Kwin actions like "Present Desktop" or "Desktop Grid" etc. Possibilities are really endless.</div>
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Pros of OS X that i will miss is the multi-touch trackpad support with the four fingers desktop switching, but i have valid alternatives ready to configure...</div>
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I must say that battery consumption is greatly increased since there is no ability to switch between the AMD grapic card and the intel one, integrated in the CPU, on the fly, and i feel also that the CPU might be throttling a little bit higher than with OSX. But those are small drawbacks compared to being able to run OpenSuse as a daily basis Desktop... again!</div>
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I hope this problems can be fixed soon. In the meantime i will enjoy it like it is.</div>
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Thanks for reading!</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-50555642252343839432012-04-16T22:32:00.000+02:002012-04-16T22:35:05.351+02:00IT - E adesso Mac<div style="text-align: justify;">Dopo anni di felice matrimonio con openSUSE ho deciso di provare altro. Non è che ci sia molto altro da provare in giro se si vuole rimanere su una piattaforma utilizzabile anche per lavorare... Gli ultimi anni sono trascorsi normalmente, con i soliti litigi saltuari di una giovane coppia che ancora non si conosce bene e che sta imparando a convivere. Routine quotidiana anche nel mondo reale... Ho installato openSUSE su una moltitudine di dispositivi, e ad ogni singola installazione si sono presentati problemi differenti, ma prontamente risolti grazie anche alla splendida comunità che è sempre presente. </div><div style="text-align: justify;">Gli anni sono trascorsi fluidamente, ottenendo nuove strepitose funzionalità ad ogni rilascio di openSUSE/KDE. Con l'utilizzo di Virtualbox per far girare l'obbligatoria copia di Windows il mio setup era abbastanza stabile e produttivo, tale da non causarmi troppi problemi. Inoltre, svolgendo la maggior parte del lavoro su openSUSE il workflow era diventato ormai veloce, stabile, sicuro e divertente! Ad un certo punto, per vari futili motivi, mi sono convinto ad acquistare un MacBook Pro da 15 pollici, spinto anche dal fatto di avere bisogno di uno schermo superiore al mio Sony Vaio da 13 e dal voler cogliere l'occasione anche per un aggiornamento di piattaforma, passando da un intel core i3 ad un i7.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ma nonostante il prezzo e la notorietà che Apple si sta guadagnando (e per certi versi meritatamente) con la sua linea di PC non è tutto oro quello che luccica (o dovrei dire che in fin dei conti qualche vermetto nella mela v'è pure?). </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La qualità dell'hardware non si discute. Sebbene i portatili Sony siano fra i migliori in circolazione, qui si sta parlando di anni luce di differenza. Un corpo solido e compatto in alluminio ed uno schermo (ho scelto quello opaco e con la risoluzione maggiorata) che fa veramente la differenza. Un'altra cosa da sottolineare è la incredibile durata della batteria e l'eccezionale integrazione del sistema di controllo energetico (tempo di passaggio da stand-by ad operativo in meno id 3 secondi). Una cosa che non mi è piaciuta all'istante è la tastiera, che sembra mancare di alcuni tasti fondamentali ma poi, una volta presa confidenza con alcune delle innumerevoli scorciatoie da tastiera l'operatività torna a livelli normali. Anche il trackpad multitouch ha la sua curva di apprendimento ma una volta dominata il workflow ha raggiunto quasi i livelli che avevo su KDE (dove a volte mi fermavo a ridacchiare per la velocità operativa che riuscivo a mantenere, complici immancabili KWin e KRunner). L'ultimo elogio è obbligatoriamente rivolto alla qualità dell'audio emanato dal portatile. Sono stato colto di sorpresa anche dai bassi. Non è necessario collegare nessuna periferica esterna per ottenere della gradevole musica di sottofondo, si avrà soddisfazione su tutto lo spettro delle frequenze che MP3 e compagnia possono portare... sempre che non si pretenda di alzare troppo il volume!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ma non sono tutte margheritine di campo... </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Nonostante debba ammettere che effettivamente chi viene da una vita di soprusi e umiliazioni windowsiane non può che meravigliarsi di non aver acquistato un Mac anni prima, a me, fedele utente di KDE su openSUSE da anni, questo effetto non si è neanche prospettato all'orizzonte. KDE4, focalizzandoci su Plasma-desktop, KWin, Krunner e altri strumenti messi in campo da openSUSE, regalano un'esperienza utente assolutamente affiancabile a quella che permette Aqua su OSX.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Certo, il prodotto della Apple ha i suoi strumenti che sono ovviamente disegnati ad-hoc per l'interfaccia</div><div style="text-align: justify;">di OSX e sortiscono il loro effetto, ma per il momento non ho ancora ceduto (diciamo che non ho avuto tempo...) all'utilizzo di tutti gli strumenti che OSX mette a disposizione, complice anche la quasi immediata installazione di openSUSE via VmWare Fusion qualche ora dopo la ricezione del portatile, complice l'esigenza di proseguire la traduzione di Kdenlive e la necessità di digiKam. Effettivamente devo sottolineare il fatto che l'acquisto è stato spinto anche dalla voglia di dare una mano alla realizzazione di pacchetti autoinstallanti di software KDE su OSX, e soprattutto di digiKam e Kdenlive (anche se esistono <a href="http://macports.org/">vie</a> più o meno consolidate per installarli). Purtroppo in questi mesi il tempo è veramente poco, ma spero vivamente di potermi dedicare a questa impresa il più presto possibile!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">O magari chissà... inizierò ad utilizzare iPhoto e iMovie?</div>;)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-64916110353861575122011-02-22T19:51:00.007+01:002011-03-01T18:15:37.002+01:00EN - About missing opportunities<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii3vqaMMGe_bzIcY0WMnNfGs4MW8Ct1Ytkk0vI-ZcjDFNRP2URycV-SRkITmtIbHIhvt4S80NI0W39Ax8mU1IuhAq-Xp7c0qJXej5Cs0L9CymFPs1b6ShZwvS-pXzpI1T90Su6qdczABI/s1600/tux_vs_bluray.png"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 229px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii3vqaMMGe_bzIcY0WMnNfGs4MW8Ct1Ytkk0vI-ZcjDFNRP2URycV-SRkITmtIbHIhvt4S80NI0W39Ax8mU1IuhAq-Xp7c0qJXej5Cs0L9CymFPs1b6ShZwvS-pXzpI1T90Su6qdczABI/s320/tux_vs_bluray.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576594427045566402" border="0" /></a>
<div style="text-align: justify;">
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I was at ISE this year, the big exibition in Amsterdam that cover most everything about AV and system integration. As a Linux fanboy and a Multimedia system integrator i was searching (among other things) plug and play media server, mainly movie servers.</br>
Yes, i can do (and i do) that kind of stuff with the gread godsend that XBMC is, but i spent lot of thime in this quest maily for curiosity. The result of my searches and my questions to exibitors was that Linux, and it's echosystem, are largerly appreciated in the AV industry but actually not being used. Why? That's what the engineer behind the hardware desing of one of those media server/players told me (not literarly) about Linux: "I started as a Linux engineer for this company, but when we started creating the new product line we had to switch to XP embedded because of the blu-ray reading issues with Linux".</p><p>
</br>
That's pretty annoying. The open source echosystem have plenty of libraries and decoders/encoders to play all sort of media but we are losing the great opportunity to expand to this market because just for not being able to play blu-rays. But why the open source echosystem didn't work this time? Why some little AV manufacturer didn't work toghether to implement a lib to access blu-ray menues? I'm asking, not criticizing, i really would like to know why if i want to provide a professionally, manufacturer supported, media center i have to rely in something i don't trust nor like. Maybe some libraryes exist already, maybe i'm talking without knowing something important, if so please update me! But for the time being, and for what is my professional use of Media Center, the scenarios that i know are:</p><p>
</br>
<span style="font-weight: bold;">Movie server with big (raid/lvm) capacity directly connected to the AV receiver and a display/projector</span>. This is the simplest and most usual installation, with a Linux box that runs everything and share the only media folder through the new via nfs or SMB to keep simple the connection from a Windows or Apple machine. XBMC remotely controlled via WiFi.
</p><p>
</br>
<span style="font-weight: bold;">Customer ask a media center to play his files taken from his camcoder and files downloaded from internet and some movies</span>: XBMC with or without library, on a Linuxbox. You share the main movies folder throug SMB and he can upload his content directly from his mac or windows box. If he want blu-ray content he must rip the disk with a windows application (lots of them are based on FFmpeg and are in his wall of shame) and put the resulting h.264 file in the network share.
</p><p>
</br>
<span style="font-weight: bold;">Medium house with two tv rooms, no music, just Movies</span>: A media server somewhere connected to a wired gigabit network. XBMC not mandatory here. Just an NFS Share for the clients connected to the TVs. Optionally XBMC have a sharing protocol or supports natively SMB. Not tested those possibilityes yet but will do soon. Plus, with a shared MySQL installation somewhere the clients can share the same database.
The clients are configured to connect at boot to the NFS share and serve XBMC through the mounted directory. They can play DVDs locally (can they?) if DVD are the same region of the DVD player in the LinuxBox.
</p><p>
</br>
These are the main scenarios that came into my mind in few minutes. Lots more are possible, so why XBMC on Linux is not present in any form at ISE? Why i'm forced to see Media (movies and music) servers running XP embedded? Please share your thoughts!
</div>
</p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-80276892978329666492010-12-03T11:38:00.006+01:002011-03-01T18:15:20.857+01:00IT - OPEN-PC Finalmente un PC dalla gente per la gente!<a href="http://www.open-pc.com/" target="_blank"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyI3uvhHTcIRsL9RAeJJLKpLHHFYBGNrMNZgucgI1bX2tHJQiIikZW2VTrqu2e9DKswHiRpeEEgc8AUDsXcWofoutCZT7ulDXAK3-Q9jC5QsN9IgSFlgOeW_pdbSvvA-8tKMF0Q6iZ1SM/s200/800px-Open-pc-logo.png" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5546404299647191330" /></a><div style="text-align: justify;">Da qualche giorno è disponibile sul mercato europeo una nuova offerta informatica dedicata a tutti coloro i quali desiderino un computer semplice, veloce e affidabile NEL TEMPO!</div><div style="text-align: justify;">Da un'idea di alcuni sviluppatori della <a href="http://www.kdeitalia.it/">comunità KDE</a> nasce infatti open-pc, un'offerta che comprende tre modelli di pc da tavolo con dotazioni hardware semplici ed efficaci, hardware selezionato appositamente per la disponibilità di driver open source e un corredo di software di tutto rispetto, a partire dal sistema operativo basato su GNU/Linux.</div><div style="text-align: justify;">
</div><div style="text-align: justify;">Chi sta cercando un PC semplice ed efficace, senza grattacapi da Virus, Malware, rallentamenti... eccetera, può prendere in considerazione uno di questi prodotti che forniscono all'accensione tutto il corredo dei migliori software open source per navigare in internet, gestire le foto e il multimedia in generale, utilizzare fogli di calcolo, documenti di testo e presentazioni, email e calendario e... molto altro!</div><div style="text-align: justify;">
</div><div style="text-align: justify;">I prezzi modici fanno di questi piccoli computer un investimento adatto a tutte le tasche per sostituire il vecchio pc o configurare una nuova postazione per internet. Inoltre ogni acquisto comprende una donazione alla comunnità KDE, il cui prodotto principale, l'ambiente desktop, e anche altri software, viene utilizzato su queste macchine.</div><div style="text-align: justify;">
</div><div style="text-align: justify;">Vi stupirete della semplicità con la quale queste macchine vi permetteranno di svolgere le operazioni più semplici di tutti i giorni, dalla lettura delle news alla compilazione di un fogli di calcolo!</div><div style="text-align: justify;">
</div><div style="text-align: justify;">Alcuni dei software preinstallati negli open-pc</div><div style="text-align: justify;">
</div><div style="text-align: justify;"><ul><li><a href="http://amarok.kde.org">amarok</a></li><li><a href="http://www.digikam.org">digikam</a></li><li><a href="http://it.openoffice.org/">openoffice.org</a></li><li><a href="http://www.gimp.org">the gimp</a></li></ul><div>Per ulteriori informazioni, per immagini e per un eventuale acquisto consultare il <a href="http://www.open-pc.com">sito ufficiale</a>!</div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-8364678446359156892010-08-23T13:42:00.004+02:002010-08-23T20:43:05.019+02:00IT - Finalmente immortalati!Molti ricorderanno di aver visto il mezzo di Google girovagare per le strade della Gallura. Molti (molti...?) ricorderanno anche che <a href="http://opensourcecat.blogspot.com/2009/03/it-google-streetview-in-gallura.html">avevo pubblicato un post a proposito</a> quando avevo beccato il <span style="font-style: italic;">fotomezzo</span> girovagare per le strade di Sant'Antonio di Gallura ormai quasi un anno e mezzo fa. Ebbene, l'inicizzazione e la pubblicazione dell'elaborato geo-fotografico si può ritenere finalmente ultimata e... eccomi ritratto mentre gli restituivo il favore:
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid5ltKYF62wGQ9IY3t-9XD_gHiakZzg_YkLgvS5ooQVsdJHuNZxLuRAOOgvNsK9HPLDf-VgHLc2wtp06VXCK0EENazx2r6q4G0rRL5v4zkd43ngcxNBfD8VoBDopj6Br07H863ccRHlkg/s1600/io_streetview.png"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 527px; height: 247px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid5ltKYF62wGQ9IY3t-9XD_gHiakZzg_YkLgvS5ooQVsdJHuNZxLuRAOOgvNsK9HPLDf-VgHLc2wtp06VXCK0EENazx2r6q4G0rRL5v4zkd43ngcxNBfD8VoBDopj6Br07H863ccRHlkg/s320/io_streetview.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5508675848388078258" border="0" /></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-87611311284837406582010-05-16T18:23:00.003+02:002010-07-19T09:46:34.162+02:00IT - UPDATE - Vaio o non vaio?<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><h3 align="justify">In generale</h3><p align="justify">Si sa anche fin troppo bene che scegliere un computer sul quale farci girare una distribuzione GNU/Linux è una cosa tutt'altro che facile. L'ideale è, se non lo si ordina online, fare un giro nei vari negozi, prendere le caratteristiche, accedere ad internet con la prima connessione disponibile (o come ho fatto io con l'N900 direttamente difronte allo scaffale...) e cercare con l'aiuto di google per eventuali problemi di compatibilità di quel modello o dei suoi componenti con il kernel Linux. Nel mio caso, Vaio VPCS11E7E, devo dire di essere stato relativamente fortunato data la giovane età dei componenti con i quali questo portatile di nuova generazione è costruito. Le caratteristiche sono invidiabili ed a livello di MacBook pro (se non meglio...) ma con un prezzo si aggira senza vergona attorno alla metà della mela morsicata: Display a retroilluminazione LED, tastiera retroilluminata, Intel Core i3 con scheda grafica Nvidia 310M con CUDA, uscita video VGA (la classica a 15 pin) e HDMI. Il tutto corredato da due ingressi frontali per schede di memoria SD e MemoryStick (beh, è un Sony...), masterizzatore DVD, batteria estraibile, lettore per le impronte digitali (inutile anche su Windows) e interfaccia iLink (firewire) per l'acquisizione di video da videocamere digitali. Il sistema operativo imposto è Windows 7 che nonostante la manifesta buona volontà posta da parte di Microsoft nel migliorare e semplificare l'utilizzo in confronto a Vista, continua a presentare delle ridicole limitazioni nelle possibilità di configurazione e nel linguaggio, reso ancora più semplice e poco dettagliato. Sono indiscutibili invece i miglioramenti dal punto di vista prestazionale a confronto con il predecessore. Purtroppo non posso che constatare il fatto che con openSUSE e i driver proprietari rilasciati da poche settimane, che supportano ufficialmente il chipset utilizzato in questo computer, ne l'uscita HDMI ne l'uscita video analogica per un monitor esterno danno cenni di vita. Stessa cosa per il microfono interno, la gestione della retroilluminazione del display, l'adattatore per le Memory Stick e l'attivazione del chip bluetooth (che funziona, ma non può esserne gestita l'attivazione/disattivazione se non da Windows). Tutte queste opzioni sono, ovviamente, immediatamente funzionanti su Windows. Niente di strano, neanche l'audio funzionava al primo avvio di openSUSE, ma una piccola ricerca su internet, come al solito, è la chiave per tutte le soluzioni, e dopo aver aggiornato i driver alsa all'ultima versione ecco l'audio in uscita che funziona a dovere. Anche la webcam funziona su openSUSE, peccato manchi un software stabile per catturare fotogrammi o piccoli video in maniera semplice e veloce.</p><p align="justify"></p><p align="center"><img src="http://www.sony.it/res/images/image/53/1237477227753.jpg" /></p><p align="justify"></p><h3 align="justify">Video esterno</h3><p align="justify">La cosa che mi ha lasciato più sconcertato è comunque l'incapacità del driver Nvidia di gestire le uscite video alternative. È infatti veramente irritante che la scheda montata sul portatile sia esplicitamente supportata da driver che non ne supportano tutte le funzionalità! L'utilizzo dell'HDMI è infatti uno dei motivi che mi hanno spinto a NON aspettare ad oltranza i nuovi MacBook Pro e nonostante io sia più che felice della scelta (quella di non aspettare) sono comunque costretto ad utilizzare WIndows se voglio connettere il PC ad un monitor esterno! Spero che Nvidia possa risolvere al più presto il problema.</p><h3 align="justify">L'alimentazione</h3><p align="justify">Ancora un altro problema abbastanza irritante, e che purtroppo si manifesta al livello del Kernel, è la mancata notifica ai programmi in user space della connessione/disconnessione del cavo di alimentazione! Succede infatti una cosa strana: quando si avvia il PC utilizzando la batteria l'icona dello stato di alimentazione di KDE indica giustamente che l'alimentatore è scollegato e la batteria in fase di scaricamento. Se a questo punto si collega l'alimentazione la batteria viene indicata come "in carica" ma l'alimentatore risulta ancora scollegato! Morale della favola: il profilo risulta sempre quello del risparmio energetico finché non lo si cambia a mano e tutti gli eventi di gestione dell'energia come la disabilitazione degli effetti grafici o l'ibernazione del PC vengono ripercorsi anche a ritroso! Per esempio, se lo schema prevede di bloccare lo schermo ed andare in ibernazione quando la batteria raggiunge il 5 percento questo avverrà sia durante la fase di carica della batteria, dandovi il tempo di procurare l'alimentatore e non perdere il lavoro, che durante la fase di carica della batteria tornando in stand by quando la batteria passerà dal 3% al 5% ma la gestione dell'alimentazione di KDE percepisce che l'alimentatore è scollegato! Purtroppo non vi è soluzione lato KDE, ma il problema è intrinseco nella gestione dell'alimentazione a livello Kernel.</p><p align="justify">In conclusione, la macchina è un gioiello di tecnologia, e lavorando con openSUSE si ha veramente la sensazione di un sistema stabile, veloce ed affidabile. Ci vuole come al solito un po' di tempo perché il mondo dell'Open Source si adegui alle novità del mercato (openSUSE 11.2 era già uscita quando questo modello è stato annunciato) e la 11.3 risulta più adeguata della precedente a girare su questo Laptop. Molti dei problemi da me riscontrati sono stati risolti, rendendo questa macchina una piattaforma ideale per openSUSE. Per riepilogare ed eventualmente in futuro aggiornare questo post elenco i malfunzionamenti riscontrati all'installazione della openSUSE 11.2 su questo Sony Vaio VPCS11E7E con aggiornamenti per la 11.3:</p><ul><li align="justify"><s>Assenza dell'audio</s> risolto aggiornando i driver alsa. Funziona subito con openSUSE 11.3
</li><li align="justify">Microfono interno</li><li align="justify">Uscite HDMI e VGA Attivabili modificando Xorg.conf
</li><li align="justify">Impossibilità di gestire la retroilluminazione del display (non funziona neanche in Windows...)</li><li align="justify">L'applet della batteria di KDE non è in grado di aggiornarsi sullo stato del caricabatteria
</li></ul><p align="justify"></p></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-46034156892729084942010-02-18T18:22:00.010+01:002010-02-18T18:55:33.979+01:00IT - Un bel servizio web anche per i ladri<div style="text-align:justify">
Si fa un gran parlare ultimamente dei rischi connessi alla condivisione di troppe informazioni personali sui social network più disparati. Quando le informazioni sono davvero troppe o troppo dettagliate c'è il rischio <span style="font-weight:bold;">ipotetico</span> di compromettere la sicurezza di un utente, o in questo caso della propria casa. Questa è una dimostrazione del fatto che le informazioni, disponibili a tutti coloro i quali abbiano una connessione ad internet, possono essere interpretate e sfruttate da soggetti diversi in maniera differente (meglio, peggio?). Quando poi ad interpretare queste informazioni è uno sviluppatore olandese impegnato a denunciare questo rischio si vengono a creare iniziative come <a href="http://pleaserobme.com/">PleaseRobMe.com</a> che pur nella loro semplicità riescono ad alzare un polverone mediatico di denuncia dei rischi che corre la privacy degli internauti. Questo sito infatti si propone ironicamente come un punto di riferimento per i malviventi impegnati nel business del furto con scasso fornendo a questi ultimi uno strumento per individuare facilmente le dimore lasciate incustodite dai loro occupanti.
<br />
<p align="center">
<img src="http://lh3.ggpht.com/_Qpupj026Mgw/S3127r6nhRI/AAAAAAAABJA/8c35i2rhRMU/s400/PleaseRobMe.png" />
<p align="center">
<em>La home page del sito PleaseRobMe.com</em>
</p>
</p>
<br />
<a href="http://pleaserobme.com/">PleaseRobMe.com</a> non è altro che un sito, creato in quattro ore, che aggrega ricerche già possibili incrociando i dati postati su <a href="http://www.twitter.com">Twitter</a> dagli utenti del servizio <a href="http://www.foursquare.com">FourSquare.com</a>. Se <a href="http://www.twitter.com">Twitter</a> infatti permette di condividere in maniera immediata quello che si sta facendo o pensando in un dato momento, il servizio fornito dal sito <a href="http://www.foursquare.com">FourSquare.com</a> permette, a chi possiede un dispositivo mobile dotato di GPS, di condividere, assieme alle informazioni su quello che si sta facendo, anche la posizione in cui ci si trova! Incrociando i risultati di ricerca dei due siti sarà quindi possibile, grazie alle informazioni postate dagli stessi utenti, sapere se e quando si ha lasciato incustodita la propria abitazione.
<br />
Certo l'iniziativa è più morale che pratica, non credo che la totalità degli utenti di <a href="http://www.foursquare.com">FourSquare.com</a> abitino da soli, ma è comunque un monito a riflettere sulla direzione presa dalla condivisione di informazioni personali, proprie <span style="font-weight:bold;">e dei propri amici e conoscenti</span>, che non manca mai si suscitare sempre nuove polemiche e allarmi.
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-57521834215136449872010-02-12T20:11:00.008+01:002010-02-12T21:18:00.941+01:00IT - Facebook chat finalmente dal desktop!<div style="text-align:justify">
<p>L'annuncio che Facebook avrebbe implementato per il suo servizio di chat il famoso protocollo standard XMPP (tanto per capirci, lo stesso di <a href="http://www.google.com/talk">google talk</a>) risale al Maggio 2008, ma le promesse sembravano destinate a non essere mantenute. Durante l'attesa alcuni sviluppatori hanno creato dei plug in per permettere ai loro client preferiti (<a href="http://www.pidgin.im/">pidgin</a> e Kopete per la precisione) di connettersi ugualmente alla chat di Faceook con dei metodi non proprio "standard", ma non hanno mai funzionato a dovere. Ieri finalmente la notizia dal <a href="http://blog.facebook.com/blog.php?post=297991732130">blog ufficiale di Facebook</a> che il protocollo XMPP è stato finalmente implementato nel motore di chat di Facebook!</p>
<p><br />
</p>
<h2>E quindi?</h2>
<p><br />
</p>
<p>Quindi adesso possiamo tutti chattare allegramente, vedere chi entra e chi esce dalla chat, stare sempre in contatto con gli amici di Facebook... <strong>senza entrare su Facebook!!!</strong><br />
XMPP è infatti un protocollo supportato da molti client di messaggistica istantanea per Windows, Linux e Mac OS X. Anche molti cellulari hanno la possibilità di collegarsi ai servizi di chat che usano questo protocollo, ma esistono anche programmi da scaricare per i dispositivi mobili che non lo supportano nativamente.</p>
<p><br />
</p>
<p>Vediamo per esempio quanto è facile configurare <strong>Kopete</strong> per entrare nella chat di Facebook:</p>
<p>Apriamo le impostazioni di Kopete e posizioniamoci su account. Facciamo click sull'aggiunta di un nuovo account e scegliamo Jabber fra quelli a disposizione</p>
<p align="center"><table style="width:auto;"><tr><td><a href="http://picasaweb.google.com/lh/photo/pAYnc5IsPbAXTVmQqq8oLg?feat=embedwebsite"><img src="http://lh4.ggpht.com/_Qpupj026Mgw/S3WmDTkld2I/AAAAAAAABIE/nkN6BLQqFdc/s400/facebook%201.png" /></a></td></tr><tr><td style="font-family:arial,sans-serif; font-size:11px; text-align:right"><em>Visto quanti servizi supporta Kopete?</em></td></tr></table></p>
<p align="left">Dopodichè passiamo alle impostazioni specifiche per l'account Facebook</p>
<p align="center"><table style="width:auto;"><tr><td><a href="http://picasaweb.google.com/lh/photo/Dwc9zlQVfz8m-RraHxySfQ?feat=embedwebsite"><img src="http://lh3.ggpht.com/_Qpupj026Mgw/S3WmEGsRJgI/AAAAAAAABIQ/Ca0_5QFMLsc/s400/facebook%202.png" /></a></td></tr><tr><td style="font-family:arial,sans-serif; font-size:11px; text-align:right"><em>ovviamente sostituite gli asterischi con il vostro nome su facebook</em></td></tr></table></p>
<p align="left">Ora vi basta solamente andare avanti e potrete vedere i vostri amici di Facebook dalla finestra principale di Kopete. Per adesso mi funziona molto meglio della chat sul sito...</p>
<p align="left">Kopete, come gran parte dei software rilasciati con KDE SC, è disponibile per Windows e per Mac OS X. Per installare Kopete e altri software KDE su Windows andate <a href="http://windows.kde.org/download.php" title="Kde-windows project" target="_blank">a questo indirizzo</a>. È in inglese ma c'è un grosso pulsante che vi permetterà di scaricare un programmino che a sua volta vi aiuterà nell'installazione sul computer dei programmi KDE. Per OS X invece è necessario utilizzare <a href="http://www.macports.org/" title="Macports project" target="_blank">MACPORTS</a>, che conun semplice comando vi permetterà di installare molti software open source come Kopete!</p>
<p align="center"><br />
</p>
<p><img src="https://blogger.googleusercontent.com/tracker/4870852844735509283-5752183421513644987?l=opensourcecat.blogspot.com" width="1" height="1" /></p>
<br />
Altri client XMPP interessanti che potete liberamente scaricare ed utilizzare sul vostro PC:
<ul>
<li><a href="http://www.pidgin.im/">Pidgin</a>, Multipiattaforma</li>
<li><a href="http://adium.im/">Adium</a>, solo per Mac OS X</li>
<li><a href="http://psi-im.org/">psi</a>, Multipiattaforma</li>
</ul>
<br />
Ne esistono anche altri... cercate con google!
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-14601222876295756222010-01-29T19:22:00.003+01:002010-02-12T19:50:19.587+01:00IT - Incontro...<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><p>X: Ciao!<br/>Y: Ciao...<br/>X: e tu da queste parti?<br/>Y: Mah. niente di che... in giro...<br/>X: e quest'attrezzo? Nuovo? Che carino!<br/>Y: Eh già, me lo sono regalato proprio oggi!<br/>X: Che figo, sembra un computer senza tastiera!<br/>Y: È un computer in effetti, la tastiera è virtuale, esce disegnata sullo schermo quando necessario.<br/>X: Quindi puoi fare tutto quello che puoi fare con un PC? <br/>Y: Si, credo di si...<br/>X: Ah bene, allora ne approfitto. Visto che ho lasciato a casa il mio..<br/>Y: Fai pure, che ti serve?<br/>X: Devo mandare al più presto una foto che ho fatto con con la macchina digitale, me lo presti un secondo?<br/>Y: Hemm... l'attrezzo non ha ingressi USB, mi dispiace... ho dimenticato l'adattatore a casa...<br/>X: Ah. Vabbè, la macchina fotografica ha la scheda di memoria SD, quella è supportata da tutti! Tieni...<br/>Y: No, mi dispiace, nessun ingresso SD...<br/>X: Vabbè dai, allora rifacciamola direttamente con il tuo attrezzo. Tanto non mi serve ad alta risoluzione!<br/>Y: Hem... no, nessuna webcam...<br/>X: Hum? Accidenti... Vabbè dai fammi fare uno squillo con skype che mi stanno aspettando, dico di aspettare un altro po'... <br/>Y: Ops... non c'è microfono. Puoi solo chattare...<br/>X: Ma non è 3G? Fammi fare una telefonata normale!<br/>Y: Si, ma solo dati. E ti ho appena detto che non ha microfono..<br/><br/><br/>continua...</p><p><img height='1' width='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/4870852844735509283-1460122287629575622?l=opensourcecat.blogspot.com'/></p></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-6466726706279002392010-01-12T14:18:00.003+01:002010-01-12T14:25:24.476+01:00KDE Italia si rinnova!<p style="text-align:justify">
Gli amministratori e i redattori del portale <b>KDE Italia</b> e del relativo forum sono lieti di comunicare a tutti gli utenti, attuali e potenziali, la messa on line del nuovo portale dedicato all'ambiente desktop della comunità KDE. KDE, che nella sua accezione di "insieme di software" è chiamato KDE Software Compilation, è un ambiente desktop per Linux, BSD e altri compatibili UNIX® che comprende una grande quantità di programmi utilizzabili anche su altre piattaforme come Microsoft® Windows® e Apple® Mac OS® X.
<br />
Nel comunicare l'apertura del nuovo e rinnovato portale e l'attivazione del nuovo forum, la squadra di <b>KDE Italia</b> invita tutti a farle visita sul nuovo portale raggiungibile al nuovo indirizzo
<br />
<b>
<a href="http://www.kdeitalia.it">http://www.kdeitalia.it</a>
</b>
<br />
Il sito sarà, anche se per poco tempo, ancora raggiungibile dal vecchio indirizzo
http://kde-it.org.
<br />
Nella progettazione del nuovo portale, che porta nuove idee e un aggiornamento della struttura amministrativa, attenzione particolare è stata fatta nell'agevolazione dei nuovi utenti a muovere i primi passi nel mondo di KDE.
<br />
Disponibile a rispondere a tutte le vostre domande nel nuovo forum, la squadra di <b>KDE Italia</b> vi saluta e vi aspetta numerosi anche solo per una veloce visita!
</p><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-49646970727753420432009-10-16T13:31:00.005+02:002009-10-16T14:27:44.457+02:00openSUSE 11.2<div style=text-align:justify;>
La comunità che sta dietro la distribuzione openSUSE, che si accinge a rilasciare la versione 11.2 del "prodotto" ha perso ogni fiducia da parte mia. Non solo ha commesso una cosa grave, ma si è anche prostrata al volere della compagnia che in maggior misura la finanzia, Novell.
Molte persone avevano cercato di avvisare la comunità sugli effetti negativi di una tale commistione, ma gli utenti non ne hanno voluto sapere, continuando imperterriti ad utilizzare e a partecipare allo sviluppo di openSUSE con traduzioni, segnalazioni di bugs, donazioni e quant'altro.
Purtroppo sono giunto alla conclusione che il progetto openSUSE si sia comportato verramente male nei confronti degli utenti poichè sono più che certo che abbiano sviluppato un software malevolo che, installato nella distribuzione senza il consenso dell'utente, riesce a carpire i desideri dello stesso, le sue preferenze, quello che insomma un utente si aspetta da un sistema operativo basato su GNU/Linux come è openSUSE. Come sono giunto a questa conclusione? Semplice. Provando la release candidate di openSUSE 11.2. Ho trovato infatti questa distribuzione, prossima al rilascio stabile, il 12 di Novembre, semplicemente conforme ai miei desideri e aspettative! Non solo il look è stato di gran lunga migliorato, il verde preponderante un po' scurito, ma KDE,nella versione 4.3.1, è adattato ad essere meravigliosamente (e finalmente!) integrato con il sistema operativo. Le connessioni di rete dinamiche funzionano, packagekit funziona e quindi anche l'icona degli aggiornamenti, firefox è integrato con un tema oxygen e il plugin che gli permette di integrarsi con il sistema delle notifiche di KDE... insomma. Sono sconcertato! Come è possibilche che tutti i miei desideri (e ancora non l'ho provata a fondo...) siano stati esauditi senza che nessuno o nessun software, abbia fatto la spia?
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx7KN_zp_lEhGBdVS80TCmxiOYg-C2vse-Np9MZp4KGuj5_yWB-14VT4AhFPaagYCz75dT9Pi0VEy4o7yPFBQ0w_fIKlxyjTnFoWYULtgDB2zpEF5Wd4r1JEwonAz2nyhyWN4dmI6TZdo/s1600-h/120px-OS11.2M7-kde-35-style.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 120px; height: 96px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx7KN_zp_lEhGBdVS80TCmxiOYg-C2vse-Np9MZp4KGuj5_yWB-14VT4AhFPaagYCz75dT9Pi0VEy4o7yPFBQ0w_fIKlxyjTnFoWYULtgDB2zpEF5Wd4r1JEwonAz2nyhyWN4dmI6TZdo/s400/120px-OS11.2M7-kde-35-style.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393173034371052274" /></a>
<a href="http://en.opensuse.org/Screenshots/11.2_Milestones">Ecco alcuni screenshot di openSUSE 11.2</a>
Queste impressioni possono differire da quelle di altri utenti, è ovvio, ma posso dire con tranquillità che openSUSE 11.2 è un bel passo avanti e sarà un ottimo ponte per gli sviluppi successivi dato che contiene, o è stata progettata in vista di, tutte le ultime tecnologie come packageKit, policyKit, nepomuk, strigi, akonadi eccetera. openSUSE 11.2 si appresta a diventare la piattaforma ideale per seguire lo sviluppo di KDE 4.4 e successivi!
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-37876876258090917232009-06-13T09:44:00.002+02:002009-06-13T09:49:58.916+02:00IT - Primi risultati per il contest di Nuno<div style:"text-align:justify">I risultati del contest fotografico indetto dalla squadra Oxygen iniziano ad essere svealti da Nuno.
Per oggi solo tre immagini sono state presentate al pubblico (due foto e un lavoro vettoriale). Ammirate i futuri sfondi di KDE 4.3 nel blog di Nuno:
<a href="http://pinheiro-kde.blogspot.com/2009/06/anouncing-frist-3-winers.html">http://pinheiro-kde.blogspot.com/2009/06/anouncing-frist-3-winers.html</a>
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-69716868342627701472009-05-20T14:36:00.003+02:002009-05-20T14:58:38.894+02:00IT - Facebook chat con Kopete. Ci siamo quasi!<div style="text-align:justify">
Un'anima pia ha accolto la <a href="https://bugs.kde.org/show_bug.cgi?id=161986">richiesta degli utenti</a> di Kopete e ha iniziato ad implementare un plugin per permettere la connessione con la chat di Facebook, il programma di messaggistica istantanea per KDE (che tra gli altri supporta già MSN, Yahoo! e Gtalk). Lo stato del plugin non è ancora tale da poterlo vedere in un deposito pubblico ma a quanto dice <a href="http://duncan.mac-vicar.com/blog/archives/541">Duncan nel suo blog</a>, il plugin sarebbe quasi pronto e già funzionante con solo alcune parti da limare. In pratica, essendo ottimista, mi sento di sperare che questo plugin faccia il suo ingresso ufficiale in KDE subito dopo il rilascio della versione 4.3, previsto per fine luglio, poichè la stessa ora si trova in una condizione di <span style="font-style:italic;">hard freeze</span> che non permette l'aggiunta di nuove funzionalità (siamo già alla versione Beta). La richiesta di questo plugin su <a href="http://bugs.kde.org">bugs.kde.org</a> è vecchia di ormai un anno, ma non è stata implementata prima per via dell'annuncio fatto da facebook di voler supportare il protocollo chat standard Jabber, già utilizzato per esempio da Google per il suo Gtalk e già supportato da Kopete. Ma non essendo seguiti fatti concreti all'annuncio, Duncan ha deciso che non si poteva attendere oltre dato il fatto che Facebook è ormai il mezzo con il quale sempre più persone si tengono in contatto. Io spero vivamente che Kopete possa ricevere ufficialmente questa funzionalità poiché altri programmi di messaggistica istantanea a più protocolli, come <a href="http://www.pidgin.im">pidgin</a>, sono già in grado di sfruttare il servizio chat del social network più diffuso.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-70343715344090866092009-05-17T13:13:00.005+02:002009-05-17T19:12:58.923+02:00IT - Contest fotografico per i wallpaper di KDE 4.3<div style="text-align:justify">Nuno Pinheiro, <a href="http://pinheiro-kde.blogspot.com">dal suo blog</a>, fa sapere che per KDE 4.3, previsto per la fine di luglio, è stato indetto un concorso fotografico per aggiungere immagini al set predefinito di sfondi per il desktop che sarà incluso nel rilascio.
Nuno sceglierà personalmente due fra i migliori scatti che gli perverranno per email e che avranno le seguenti caratteristiche:
<ul>
<li>dimensione minima 1920x1200</li>
<li>autore identificabile¹</lI>
<li>rilasciate sotto licenza lgpl v3¹</li>
</ul>
Nuno fa inoltre sapere che non pubblicherà le foto che non verranno scelte. Facendo questo l'autore dell'immagine sarà poi libero di cambiare la licenza della foto non scelta e pubblicarla comunque sotto altri temini.
Le immagini dovranno essere recapitate per email entro una settimana dalla data di pubblicazione del <a href="http://pinheiro-kde.blogspot.com/2009/05/43-is-arround-corner-i-need-you.html">articolo nel suo blog</a> (quindi entro domenica prossima, 24/05/2009). Le scelte di Nuno saranno rese pubbliche entro pochi giorni. Non mi permetto di pubblicare l'indirizzo email di Nuno sul mio blog, se siete interessati andate a <a href="http://pinheiro-kde.blogspot.com/2009/05/43-is-arround-corner-i-need-you.html">leggere il post originale</a>.
</div>
<hr>
<div style="font-style:x-small;text-align:justify">
¹Queste informazioni possono essere inserite nel corpo delle email o nei metadati delle immagini stesse usando un software come digiKam. È preferibile che sia la licenza che l'autore siano dichiarati in entrambe i modi.
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-14969163119727694792009-05-15T12:37:00.004+02:002009-05-15T13:21:24.152+02:00IT - A volte ritornano<div style="text-align:justify">Ecco, come al solito c'è qualcuno che mi rovina la giornata. Oggi è la volta di <a href="http://dev.compiz-fusion.org/~cyberorg/2009/05/15/beryl-back-from-the-ashes/">cyberorg</a> che si è fatto venire in mente la <span style="font-style:italic;">splendida</span> idea di fare il Gesù di turno e resuscitare beryl, il primo fork di compiz, progeto che ha portato il famoso cubo sui desktop Linux di tutto il mondo. La storia non è delle più complesse, compiz è nato per la gestione delle finestre e della rappresentazione in 3D del desktop, il suo team di sviluppo ha avuto delle frizioni dalle quali nacque il progetto Beryl. Dopo qualche mese questa duplicazione di sforzi e di manodopera ha avuto finalmente una fine gloriosa nella reunion compiz-fusion, divenuta allo stato attuale solo Compiz.<br /> Il motivo di far alzare e camminare Lazzaro pare sia l'eccessiva pesantezza che compiz sta acquisendo man mano che si creano nuovi plugin (AKA effetti), ma giuste critiche sono già state mosse come la non molto complicata idea di NON ATTIVARE gli effetti che non vengono utilizzati o che appesantiscono troppo il sistema in uso oppure fare come su <a href="http://www.ubuntu.com">ubuntu</a> che parte con un insieme minimo di effetti, sempre che la scheda grafica sia in grado di supportarli. La mia idea è che ogni minuto dedicato alla resurrezione di Beryl sia un minuto buttato al vento visto e considerato lo stato di altri progetti che hanno bisogno di una mano anche all'interno di openSUSE, progetto di cui l'autore del blog è un membro attivo.<br />Certo, poi ognuno è liberissimo di fare come gli pare, il tempo è suo e non mi passa neanche per la testa di voler dire a qualcuno, e ad uno sviluppatore esperto pergiunta, cosa deve o non deve fare. La cosa che mi intristisce è che vedo altre parti del panorama Desktop su Linux che hanno tanto di quel bisogno di un po' di affetto da parte di qualche bravo sviluppatore che proprio non capisco perché, come in questo caso, chi è in grado di dare una mano spenda il suo tempo nel duplicare cose che esistono già!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-51636199239681121392009-04-29T14:11:00.004+02:002009-04-29T15:34:04.669+02:00IT - Microsoft accende la luce: Si inizia ad aderire agli standard!<div style="text-align:justify"><p>Per prima cosa una chiarificazione: Uno standard è un procedimento, un metodo, una convenzione che viene recepita ed utilizzata da tutti. Gli standard devono essere per concezione aperti e accessibili così che tutti possano aderirvi. L'organizzazione principale che si occupa di definire gli standard è la <a target="_blank" href="http://www.iso.org/iso/home.htm">ISO</a>.<br /></p>
<p>
Uno standard <span style="font-style:italic;">de facto</span> è invece un qualcosa che è largamente utilizzato ma non adottato da nessuna organizzazione internazionale; l'esempio migliore che si possa fare per uno standard <span style="font-style:italic;">de facto</span> sono i classici formati di Microsoft Office, .doc e .xls.<br /></p>
<p>
La costante lotta da parte di Microsoft nell'evitare che la concorrenza possa intaccare le sue quote di mercato (anche, perchè no, con un prodotto migliore) è stata sempre fondata sul fatto che non era dato a nessuno conoscere il funzionamento interno dei propri formati, ormai appunto standard <span style="font-style:italic;">de facto</span>. Vista l'enorme quantità di download, (50 milioni in un mese secondo <a target="_blank" href="http://www.openoffice.org/news/">http://www.openoffice.org/news/</a>, al 26 marzo 2009) di OpenOffice.org, Microsoft corre ai ripari. </p>
<p>
È Stato rilasciato infatti il nuovo <a target="_blank" href="http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?displaylang=it&FamilyID=b444bf18-79ea-46c6-8a81-9db49b4ab6e5#Overview">Service Pack 2</a> Per Microsoft Office 2007 che aggiunge il supporto al formato standard ISO <a target="_blank" href="http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument">ODF</a>, Il formato utilizzato appunto da OpenOffice.org (ma anche da altri quali <a target="_blank" href="http://it.sun.com/practice/software/staroffice/">StarOffice</a>, <a target="_blank" href="http://koffice.kde.org">Koffice</a>, <a target="_blank" href="http://symphony.lotus.com/software/lotus/symphony/help.nsf/GeneralFAQ#4">IBM Lotus Symphony</a> e <a target="_blank" href="http://www.google.com/google-d-s/intl/it/tour1.html">Google Documents</a>).</p>
<p>
Se siete quindi sfortunati utilizzatori di Microsoft Office 2007 scaricate l'aggiornamento dal <a target="_blank" href="http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?displaylang=it&FamilyID=b444bf18-79ea-46c6-8a81-9db49b4ab6e5#Overview">sito di Microsoft</a> o aspettate che Windows Update lo faccia per voi. Se state pensando di Acquistare Microsoft Office 2007 pensateci bene, provate prima uno dei prodotti che vi ho elencato sopra!<br /></p>
<p>
Questo sancisce per me la sconfitta di Microsoft che ha voluto a tutti i costi creare (e chissà con quali spese in termini di risorse umane sottratte agli aggiornamenti e ai miglioramenti di quello che hanno già!) un nuovo standard chiamato OOXML, e che è quello adottato nativamente da Office 2007. Questo nuovo standard è il responsabile delle incomprensioni più frequenti dell'ultimo anno nel campo della condivisione dei documenti. È infatti il formato che genera gli incompresi .docx e .xlsx (Rispettivamente per Word e Excel), formato che è stato accettato come standard ISO dopo vari rifiuti e che è stato creato appositamente per contrastare l'adozione del formato utilizzato da OpenOffice.org e gli altri menzionati sopra, intento che, con il rilascio di questo Service Pack 2 per Microsoft Office 2007, s'intende palesemente mancato.
</p>
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-88365905899147883932009-04-19T14:35:00.004+02:002009-04-19T15:03:53.639+02:00IT - Arora, flash facoltativo<p style="text-align:justify;">Il vantaggio dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source">software open source</a> è che quando ci viene in mente un'idea utile, una funzione che si vorrebbe implementata, si può discuterne direttamente con gli sviluppatori del progetto software. Questo è impossibile nell'utilizzo di software proprietari dove le gerarchie aziendali non permettono nella maggior parte dei casi di interagire con il flusso di lavoro della creazione del software.</p>
<p style="text-align:justify;">Non mi stancherò mai di sottolineare questi aspetti positivi del software open source perché penso che sia fondamentale che vengano divulgati e che la maggior parte delle persone (o almeno la maggior parte di quelle che usano un computer) dovrebbero conoscerli.</p><br />
<p style="text-align:justify;">Non so se è questo il caso, ma la nuova funzione di Arora che vado a illustrarvi mi ha entusiasmato parecchio: <span stile:"font-style:bold;">Il caricamento facoltativo dei filmati in flash.</span>Questo permette a questo nuovo browser, veloce e leggero e già definito da molti (<a href="http://opensourcecat.blogspot.com/2008/08/it-arora-un-web-browser-che-promette.html">e anche dal sottoscritto</a>) l'anti Firefox (notoriamente più pesante anche se molto veloce e sicuro) di evitare il caricamento dei filmati in flash contenuti in una pagina web, ma di proporre al loro posto un pulsante per avviarde il caricamento solo se lo vogliamo:</p>
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWTM56Za2S8eOx0qQMT9cv9NKcqYRt1PyzuR4CveTavX-g_ODBJYNAFA36809sV8qfBKJTwPtv2Mjkpwc5y-vLZTd8cg2GT95vb8SZd_yIlV86GSwiintgGS8E8wL93ZN1bakOa42Mtug/s1600-h/arora1_noflash.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 234px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWTM56Za2S8eOx0qQMT9cv9NKcqYRt1PyzuR4CveTavX-g_ODBJYNAFA36809sV8qfBKJTwPtv2Mjkpwc5y-vLZTd8cg2GT95vb8SZd_yIlV86GSwiintgGS8E8wL93ZN1bakOa42Mtug/s320/arora1_noflash.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5326381116136232610" /></a>
<p style="text-align:justify;">Avete presente quei siti che vi caricano di pesanti animazioni pubblicitarie e che, in presenza di una connessione lenta, rendono irritante la fruizione dei contenuti del web? Utilizzando Arora tutto questo è finalmente finito. Sebbene l'implementazione di questa idea non sia nuova poichè esistono già delle <a href="https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/433">estensioni per firefox</a> che lo fanno, vederla implementata in un browser leggero e ad alta compatibilità come Arora, cross platform (quindi usabile per Mac, Linux e windows alla stessa maniera) e leggero, fa sicuramente piacere.
<p style="text-align:justify;">Per usufruire di queste funzionalità non dovete far altro che installare Arora (<a href="http://code.google.com/p/arora/downloads/list">Per Windows; per Mac;</a> Per Linux è presente in tutti i repository) e vedrete che, al posto dei classici filmati flash comparirà un pulsante "load flash", permettendovi di scaricare il filmato solo su vostra esplicita richiesta! Niente più pubblicità invadenti, niente più pagine dal caricamento interminabile!</p>
<p style="text-align:justify;">Buona navigazione!</p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-25737740166378310562009-04-11T10:11:00.005+02:002009-04-11T12:04:48.835+02:00IT - Anteprime variabili per le icone delle cartelle<div style="text-align:justify">
Non mi capita spesso di bloggare sulle nuove funzionalità che verranno introdotte con KDE 4.3, atteso per la fine di questa estate, ma questa merita veramente un'eccezione.
Grazie al lavoro di <a href="http://zwabel.wordpress.com/2009/04/09/kde-for-painters-version-20" target=_blank>David Nolden</a> e un aiuto da parte di Fredrik Höglund, KDE, o meglio l'applicazione demandata alla gestione dei file, dolphin, ha guadagnato la possibilità di mostrare delle anteprime dei contenuti delle cartelle. Questa funzionalità permette di trovare facilmente la cartella che stiamo cercando non solo attraverso il nome della cartella stessa o il commento alla cartella che possiamo aver lasciato usando le possibilità di annotazione semantica dei file, ma anche in maniera visuale, generando casualmente alcune anteprime dal contenuto delle cartelle stesse. Oltretutto, posizionando il puntatore del mouse su una cartella, le anteprime delle icone inizieranno a cambiare inmaniera casuale, dando molte più possibilità di individuare facilemente un contenuto senza entrare in ogni cartella!
</div><br>
Ecco come risulta la cosa allo stato attuale:
<br>
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://zwabel.files.wordpress.com/2009/04/folder_previews_new.png?w=813&h=486"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 813px; height: 486px;" src="http://zwabel.files.wordpress.com/2009/04/folder_previews_new.png?w=813&h=486" border="0" alt="" /></a><br>
Bello no?Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-35657450632394827272009-03-20T12:49:00.004+01:002009-03-20T13:17:12.367+01:00IT - Google StreetView in Gallura!<div style="text-align:justify">
Google StreetView è uno strumento impressionante (anche se il termine quando si parla di Google non fa più l'effetto dovuto...) che permette di girovagare virtualmente per le strade e le vie delle località dove lo strumento è disponibile. La contestazione principale che viene fatta a questo strumento riguarda il fatto che nulla viene nascosto, e tutto quello che l'occhio delle telecamere posizionate sulla "<span style="font-style:italic;">google streetcar</span>" (si, lo so, l'ho inventato adesso...) riesce a registrare viene riportato poi sul sito <a href="http://maps.google.com">maps.google.com</a> dove, nello strumento per l'ingrandimento della mappa, l'omino diventa giallo (che sta appunto a significare la disponibilità di StreetView in quella zona).</div><br>
<div style="text-align:justify">
Mi ci sono imbattuto ieri a Sant'Antonio Di Gallura e gli ho voluto scattare delle foto. Non è stato semplice farne una decente perché non appena l'autista si è reso conto di essere seguito, ha fatto di tutto per impedirmi di fare degli scatti decenti. Inchiodava e poi accelerava di botto, entrava nelle traverse senza freccia e senza rallentare... Insomma, non gradiva gli venisse fatto quello che lui stava facendo. Bizzarro...
</div>
<div style="text-align:justify">Un consiglio quindi: Se portate l'amante in un segreto weekend di passione da qualsiasi parte del pianeta e vedete passare un automezzo simile a questo:<br>
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ghRiuykF-tUdoqA199L8mF8ARgfmYEHQcrmG0yknJGnzu7ppIhvbms8XTpYuADYpjRd0vGZnFVtEPlf_uzR_Ii1J6KJ1r0GZiMbZgMBDkoe29WaQ4hVI-ppBU8o73tV4GlUpIKFHDI0/s1600-h/gsw-blog.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 286px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ghRiuykF-tUdoqA199L8mF8ARgfmYEHQcrmG0yknJGnzu7ppIhvbms8XTpYuADYpjRd0vGZnFVtEPlf_uzR_Ii1J6KJ1r0GZiMbZgMBDkoe29WaQ4hVI-ppBU8o73tV4GlUpIKFHDI0/s320/gsw-blog.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5315241639495470482" /></a><br>
Consideratevi fregati.
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-33894383266047983892009-02-27T22:42:00.004+01:002009-02-28T00:49:34.339+01:00IT - Siamo proprio alla frutta<div style="text-align:justify">
Una delle cose che in questo momento mi distraggono maggiormente è la voglia di contribuire alla pubblicizzazione di un aspetto evidentemente poco conosciuto dell'attuale panorama dei programmi "da ufficio". Essendo un appassionato di informatica e nuove tecnologie, sempre più impelagato in consulenze informatiche volte all'adozione di soluzioni libere dai vincoli delle classiche licenze, non posso che insistere quando mi si presenta l'occasione di poter installare <a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a> in sostituzione di Microsoft Office. Questa è infatti una delle migliori e più frequenti occasioni per sostituire un software proprietario con un software <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Source_Initiative">Open Source</a>. Ma spesso non è così semplice come può sembrare, a volte gli utenti diffidano dall'utilizzare qualcosa che non pagano perché, abituati come siamo a dover pagare ad ogni passo che facciamo e per qualsiasi cosa, ci sembra strano che si possa ottenere qualcosa per niente. Ma in effetti non è così, il problema è che si identifica tutto con il denaro, e quando questo viene a mancare come metro di misura allora vengono sballati tutti i mezzi che un utente ha per valutare una cosa, materiale o immateriale che sia. Ma bisogna andare oltre, bisogna comprendere che anche se un qualcosa non ha un prezzo di mercato non è detto che non abbia un valore o sia scarso o illegale. Questo è il caso di <a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a>.org, un progetto che vede la sponsorizzazione di grosse multinazionali come Novell e Sun Microsystems (mai sentito parlare di Java?), nonchè un grosso impegno da parte di una comunità internazionale di sviluppatori ed utenti esperti che offrono il loro tempo libero per assistere gli utenti inesperti nei forum e nelle chat oppure contribuiscono al lavoro necessario a creare e aggiornare <a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a> stesso. Per le esigenze commerciali sono disponibili molte offerte da differenti aziende sul territorio nazionale che offrono assistenza telefonica a pagamento, essendo questo uno dei modelli di business sui quali si può basare l'adozione e la divulgazione di software <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Source_Initiative">Open Source</a> nella sua interpretazione commerciale.
</ br></div>
<div style="text-align:justify">
<a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a> è rilasciato sotto licenza GPL, il che vuol dire che l'utente, non solo è invitato a scaricare ed utilizzare il programma, ma è anche autorizzato, anzi incoraggiato, a modificarlo, distribuirlo ed installarlo nei computer di amici e parenti o di chiunque altro, anche dietro corrispettivo in denaro per la prestazione!
</ br></div>
<div style="text-align:justify">
<a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a> non ha nulla da invidiare, per un uso normale e medio, al più blasonato e conosciuto insieme di programmi da ufficio Microsoft Office. Io personalmente non mi sono mai trovato davanti ad una funzionalità mancante in <a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a> che ricordavo presente in Microsoft Office! L'interfaccia è piacevole ed inoltre è compatibile con i formati classici e nuovi di Microsoft Office quali .doc .xls e .ppt e .docx, .xlsx e .pptx. Questi ultimi tre sono infatti gli ultimi formati con i quali vengono salvati i documenti dal nuovo Microsoft Office 2007, una innovazione che ha confuso non pochi utenti che, non essendo esperti e non capendo le differenze tra i vecchi e i nuovi hanno mandato, come abituati a fare, dei documenti salvati nei nuovi formati a persone che non avendo l'ultima versione di Microsoft Office non hanno potuto aprirli!
</ br></div>
<div style="text-align:justify">
Per questo, e per mille altri motivi, io consiglio a tutti almeno la prova di <a href="http://it.openoffice.org/index.html">OpenOffice</a>. Lo potete trovare sull'omonimo sito <a href="http://it.openoffice.org/index.html">www.openoffice.org</a>. Scaricatelo, usatelo e poi fatemi sapere se proprio non potete fare a meno di Microsoft Office! </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-7586582639782667022009-02-23T22:28:00.005+01:002009-02-24T17:23:22.589+01:00IT - Sistema Live (CD e USB) in italiano per provare KDENLIVE!<div style="text-align:justify">
Seguo da tempo il progetto <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a>. È un progetto che mi sta particolarmente a cuore poiché rappresenta una delle poche offerte serie per il video editing su Linux. Se poi si aggiunge il fatto che può essere usato dai comuni mortali con una semplicità estrema allora risulta veramente l'unico strumento di video editing per Linux che possa fare qualcosa in più di semplici tagli ed esportazioni.
</div></ br>
<div style="text-align:justify">
Purtroppo, essendo <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> in forte sviluppo, non è sempre possibile ottenere una versione funzionante aggiornata da poco e per questo viene messo a disposizione degli utenti un sistema Live per poter provare <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> sul proprio PC anche se non si ha Linux installato. Basta infatti scaricare il file e masterizzarlo su un CD per poi avviare il computer direttamente dal CD stesso (o DVD che sia). Purtroppo però nel sito ufficiale di <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> viene messo a disposizione un sistema Live basato su <a href="http://www.gnome.org">gnome</a> e contenente anche altro software per la creatività multimediale che rende il sistema Live abbastanza grosso da scaricare e, avendo <a href="http://www.gnome.org">gnome</a> come interfaccia grafica, fornisce un ambiente di lavoro che non è quello nativo di <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a>, il quale sviluppo è infatti basato sulle librerie di <a href="http://www.kde-it.org">KDE</a>. Ciò non vuol dire che <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> non possa funzionare bene in un ambiente con desktop <a href="http://www.gnome.org">gnome</a>, anzi, funziona nello stesso identico modo, ma a volte sembra un programma "alieno" rispetto all'interfaccia che lo circonda.
</div>
</ br>
<div style="text-align:justify">
Per questo motivo, e anche per il fatto che sono un accanito fan di <a href="http://www.kde-it.org">KDE</a>, ho deciso di creare un sistema Live che parta in italiano per impostazione predefinita, serva principalmente per far provare <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> senza modificare il proprio sistema, sia molto più piccolo del sistema Live offerto sul sito ufficiale di <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a> e che abbia come ambiente desktop <a href="http://www.kde-it.org">KDE</a> 4.2.
</div>
</ br>
<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEged-uKrAHy3p8YVcw3NKMlHeT3kuNZtLu9hy6Hjd-2O_c_EoatVlAZjGquSm_MzNN92GCgEiRbgZ7R5DpqG8sM10sD6Fo_IbfRWeGAAZsXMmdG8LLXAzJfFmN9pP1V_FB_8TJ94wAH5aw/s1600-h/KDEN-Live_screenshot.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEged-uKrAHy3p8YVcw3NKMlHeT3kuNZtLu9hy6Hjd-2O_c_EoatVlAZjGquSm_MzNN92GCgEiRbgZ7R5DpqG8sM10sD6Fo_IbfRWeGAAZsXMmdG8LLXAzJfFmN9pP1V_FB_8TJ94wAH5aw/s320/KDEN-Live_screenshot.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5306397555128403890" /></a>
<div style="text-align:justify">
Il sistema che vi offro è creato con la tecnologia <a href="http://kiwi.berlios.de/">kiwi</a>, che permette di creare un sistema Live personalizzato utilizzando i repositories di openSUSE (compreso <a href="http://packman.links2linux.org/">packman</a>, da dove ho preso <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a>). Non c'è nulla di compilato a mano, solo il desktop è personalizzato per facilitare la prova di <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a>.
</div>
</ br>
<div style="text-align:justify">
Allo stato attuale il sistema fornisce un desktop con delle note introduttive in inglese (ma che verranno tradotte nella versione successiva), un file video e un file audio per testare subito <a href="http://www.kdenlive.org">Kdenlive</a>, un collegamento per installare i drivers Nvidia in pochi click, un collegamento per installare i drivers multimediali proprietari con pochi click.</ br> Vi invito a scaricarlo e a comunicarmi eventuali problemi o suggerimenti direttamente commentando questo post così da poter migliorare di volta in volta il sistema.</ br>
I requisiti sono un PC abbastanza recente, almeno un Giga di memoria RAM, un display ad una risoluzione di almeno 1024x768.
</ br>
<ul>
<li><a href="http://www.studiobrigaglia.com/KDENLIVE-LiveCD-0.2.iso">Kdenlive-LiveCD-0.2.iso</a> - Sistema Live da masterizzare su cd(non funziona se virtualizzato)</li></ br>
<li>MD5 LiveCD = a54599dfa65475f3088a1154566a259e (per sapere cosa è cerca MD5 su google)</li></ br>
<li>Kdenlive-LiveUSB-0.2.img.bz2 - NON ANCORA DISPONIBILE - Immagine per creare un Pendrive USB avviabile</li></ br>
<li>MD5 LiveUSB = NON ANCORA DISPONIBILE</li></ br>
</ul>
</ br>
Provatelo e fatemi sapere come è andata!
</div>
</ br>
<div style="font-style:italic;text-align:justify">Devo per forza di cose sottolineare che il sistema Live che offro in questa pagina non è coredato da nessuna garanzia e che non posso essere ritenuto responsabile per eventuali danni a cose/animali/persone derivati dall'utilizzo improprio del sistema Live. Se scatenate la IV Guerra mondiale utilizzando quello che trovate in questa pagine non sarò responsabile!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-23000121892705369202009-02-08T13:23:00.006+01:002009-02-24T10:05:44.374+01:00IT - Adoro le comunità del Free Software!<div style="text-align:justify">Sebbene a volte qualche esperienza possa risultare ostica, qualche individuo maleducato ed arrogante, qualche problema possa rivelarsi irrisolvibile senza un aiuto che sembra non arrivare mai, il più delle volte essere a contatto con una delle tante comunità che si vengono a creare attorno al software libero risulta in una esperienza semplice e soddisfacente.<br />
Soprattutto quando <a href="http://pollycoke.net/2009/02/03/ma-sono-solo-io-o/">ventate di pessimismo</a> attraversano la rete ci si rende conto di quanto faccia piacere sapere che non si deve essere pessimisti affatto. Mai. Anche perchè in poche ore la comunità è in grado di stupire e appassionare sempre di più, come oggi, quando l'attenzione degli sviluppatori è stata portata con successo su due funzionalità superflue ma utili e carine come la possibilità di avere solamente le icone delle applicazioni avviate nella barra delle applicazioni e la capacità di applicare effetti al passaggio da un'immagine ad un'altra nel plasmoide che si occupa di visualizzare le immagini dello sfondo del desktop.
<br />
Ovviamente sto parlando di KDE.
<br />
Ma a parte KDE, è un periodo alquanto roseo per quanto riguarda il free software in generale. Ho quasi ultimato la ristrutturazione del mio server aziendale con la seguente configurazione:
<br />
Sistema base openSUSE 11.0 e kernel XEN, DHCPD, POSTFIX, HylaFax e FreeNX.
<br />
Sistema virtualizzato 1: openSUSE 11.0, applicativo aziendale Apri (Zucchetti), FreeNX, Samba, openFire jabber server, cups-pdf.
<br />
Sistema virtualizzato 2: openSUSE 11.0 in configurazione solo testo, LAMP, vsftpd. Quest'ultimo per uso personale e per fornire le configurazioni e il client Java per accedere ai server NX.
<br />
Il tutto gira che è una bellezza e ora si tratta solo di risolvere alcuni problemi con HylaFax, creare una serie di script per i salvataggi automatici di varie cartelle e il tutto potrà essere lasciato acceso per ANNI!</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-1913133912668489502009-01-18T14:04:00.004+01:002009-01-18T14:23:55.753+01:00EN - an easy recipe<div style="text-align:justify">
Take a pinch of Mac OS X, look at it's rather innovative (this does not means good) dock system, the way applications notifications are handled in the Apple's operating system, the way it minimize windows, the way it handles minimized windows.
<br>
Take a look at what <a href="http://plasma.kde.org">plasma</a> is, the taskbar himself, the window preview when a window is minimized.
<br>
Take a bit of MAC's dashboard and mix it with a spoon of <a href="http://plasma.kde.org">plasma</a>.
<br>
Realize that users do not want to be bothered about creating new account on your instant messages service, that they can find where to buy software by their own if they want to.
<br>
Keep in mind that users whant do DO things with their purchased software, and not be ALLOWED to do things if they want.
<br>
---
<br>
This is the path that Microsoft seems to be following with the first beta of Windows 7. I think they realized that they have to apologize to what they did to users with Vista, and 7 is probably the way to do that.
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-24157584155479892009-01-14T13:02:00.003+01:002009-01-14T14:16:54.305+01:00IT -Le Qt 4.5 verranno rilasciate sotto licenza LGPL<div style="text-align:justify">
Come molti di voi ricorderanno, Nokia è l'attuale legittima proprietaria del Marchio <a href="http://www.qtsoftware.com/">Qt Software</a> (ex Trolltech) e dell'insieme delle librerie che formano il toolkit omonimo <a href="http://www.qtsoftware.com/products/appdev">Qt</a>. Queste librerie sono da sempre alla base dell'ambiente desktop KDE che da ormai un anno utilizza (anche se lo sviluppo è iniziato molto prima) la versione 4 delle suddette librerie.<br>
Seppur prodotte da un'azienda, queste librerie sono rilasciate oramai da molti anni sia sotto una licenza libera (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License">GPL</a>) che ne permetteva l'impiego nella creazione di software open source rilasciato sotto una licenza compatibile, sia sotto una licenza commerciane che ne permetteva l'utilizzo nella creazione di software proprietario, <br>
Ma le cose cambieranno presto. <a href="http://www.qtsoftware.com/about/news/lgpl-license-option-added-to-qt">Nokia ha infatti deciso</a> di rilasciare la famosa libreria, a partire dall a versione 4.5 delle Qt prevista per Marzo 2009, sotto licenza <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Lesser_General_Public_License">LGPL</a>, soppiantando così l'utilizzo della GPL.<br>
Ma cosa significa? Semplice: con la licenza GPL tutto il software che veniva creato utilizzando le Qt doveva essere rilasciato sotto la stessa licenza. La licenza LGPL invece non prevede limiti nell'utilizzo delle librerie che, seppur non alterabili e non integrabili con software che non sia legalmente compatibile (ad es. non posso essere modificate senza che queste modifiche vengano rese pubbliche), possono essere utilizzate nella creazione di software sotto ogni licenza, libera o no. Questo rende le Qt utilizzabili da qualsiasi azienda voglia creare software, proprietario o no, senza per questo rinunciare alla libertà di utilizzare, senza costi, uno dei toolkit migliori attualmente disponibili sul mercato. Nokia comunque continuerà ad offrire le Qt sotto contratti privati e assistenza a pagamento.<br>
Ma tutto questo per quale motivo? Cosa ci guadagnano? Il fatto è che le Qt, fino a circa un anno fa, erano prodotte da un'azienda che dalla vendita delle licenze proprietarie sulle Qt traeva i suoi profitti. Nokia invece, attuale proprietaria, è più interessata a far utilizzare le Qt nella maniera la più ampia possibile, togliendo quindi i vincoli legali che impedivano a molte aziende di sviluppare il proprio software con le Qt. Oltretutto anche lo sviluppo delle Qt stesse verrà aperto maggiormente alla comunità, con tutti i benefici (per entrambe le parti) che ciò comporta.
La comunità KDE accoglie con felicità la notizia e non vede l'ora in cui le Qt 4.5 verranno rilasciate!
Il sottoscritto intanto invita tutti a tenere d'occhio i prodotti Nokia del 2009, sperando nell'uscita dei tanto attesi tablet e cellulari basati su GNU/Linux e Qt (e parti di KDE).
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4870852844735509283.post-61893809462877600932009-01-07T15:01:00.008+01:002009-01-07T23:17:42.445+01:00EN - digiKam, a little step more to world domination.<p style="text-align:justify;">
Some days ago i was told by a friend of mine if i knew a photo management application able to handle geographical informations INSIDE the picture files. At a first moment i laugh because of the easy answer: <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a>, obvious. Other software he found tends to match the image files to a database, and if you send/share your pictures you will lose all meta-data information...
</p>
<p style="text-align:justify;">
After a second i laugh less because i recalled that he has a Mac.
</p>
<p style="text-align:justify;">
MacBook Pro with Leopard inside to be more precise. And it was nearly the first time i saw a mac. So how to get <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a> there? I know KDE4 is multiplatform now thanks also to the Qt4 framework so i tried first on <a href="http://mac.kde.org">mac.kde.org</a>, but nothing, then whit <a href="http://www.macports.org">macports</a>, but didn't find nothing. So said, after a couple of hours investigating around, and asking for hints on #<a href="http://www.digikam.org">digiKam</a> and #KDE44-mac (irc channels on the freenode.org server) i ended up with an idea on how to obtain <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a> on my Friend's mac.
</p>
<p style="text-align:justify;">
I started installing xcode, the basis for every development on mac. It comes with gcc, make and other useful stuff. Then i installed all the dependencies of KDE4 i found, being able to install even kdebase4 (4.1.85, not so old!) via <a href="http://www.macports.org">macports</a>. From here onwards i had to compile everything needed:
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KDE44graphics (you NEED latest versions of libkdcraw and libkexif)
libgphoto2 (the one on the <a href="http://www.macports.org">macports</a>'s server was too old)
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not much, really. In a Linux environments it is a matter of ~20 minutes or so. But in a brand new environment (for me) it is like you are taken by someone, blindfolded, taken to another city and told to go back home by your own.
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The problem (but it's now a big advantage) is that i had to learn how <a href="http://www.macports.org">macports</a> works and then i created a local repository with one folder for every package, created a Portfile for everyone and started the build. It was nothing but straightforward. It took the entire day (next the day i received the mac, so we are on day 2) and landed with <a href="http://www.kipi-plugins.org">kipi</a>-plugin compiled around midnight...
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Next step was <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a>. Once i got <a href="http://www.kipi-plugins.org">kipi</a>-plugins compiled i was quite confident (i had to hard-remove imageviewer, dng, and slideshow plugin that were blocking the builds) that i was at a little step to the success. But i was wrong. Another couple of hours separated me from getting <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a> on that mac because of another problem during compilation: the theme designer broke it and i had to delete any reference of id in the CMakeList.txt file (the same i did with <a href="http://www.kipi-plugins.org">kipi</a>'s plugins).
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But it can't rain forever:
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibNxvdM9jWwAoEHoUf0kwVU0FCSpxl5pVOtSD_9aGnHwP4uNdnsPHingCIJHyh1WVBNGLbMIKc9nSevac12E0pKJppxNVYTXuxY1LqGFQHeowrAL6nt74qekfk_LLJrccO63X1-z08jwE/s1600-h/about-blog.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 269px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibNxvdM9jWwAoEHoUf0kwVU0FCSpxl5pVOtSD_9aGnHwP4uNdnsPHingCIJHyh1WVBNGLbMIKc9nSevac12E0pKJppxNVYTXuxY1LqGFQHeowrAL6nt74qekfk_LLJrccO63X1-z08jwE/s320/about-blog.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5288560971254233810" /></a>
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I had to do some trick to get it to build, so it is not that kind of stuff you can write an how-to on. I just hope to be able to adjust the <a href="http://www.macports.org">macports</a>'s file on that system (witch i have to lend again) and produce some dmgs.
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The important thing for me is to attract the attentions of a "real" packager to get a useful, easy and update, <a href="http://www.digikam.org">digiKam</a> package for all the Mac users out there!
</p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17744830671233979379noreply@blogger.com18